La sculacciata è sadomaso?
A molte piace essere sculacciate: che sia un preliminare capace di accendere il desiderio o un piacere a cui abbandonarsi durante il sesso, le sculacciate sono uno dei desideri sessuali femminili più comuni. Parlando di sculacciata però, quello che è altrettanto comune è la domanda che molte donne si pongono, circa il rapporto che c’è tra la sculacciata e sadomaso. E allora, le sculacciate sono una pratica che connota i rapporti di dominazione e sottomissione oppure possono entrare anche in un rapporto vanilla? E ancora, se amo essere sculacciata sono masochista? Di certo non pretendiamo dare risposte con questo articolo, quello che però si può fare è analizzare tutte e sfumature dello spanking.
Come sempre, la premessa doverosa: trattando temi legati alla sensualità e ai desideri, è impossibile generalizzare e connotare tutto con precisione, ancor più difficile è delineare i confini dei rapporti, dell’intimità e dei giochi erotici.
Tralasciando le tecniche per sculacciare, gli appositi accessori e tutto quanto attiene a livello per così dire teorico, sul tema dello spanking, sfatiamo un mito: la sculacciata non è l’anticamera del sadomaso. Di certo, dietro la voglia di essere sculacciate, si nascondono molti aspetti comunemente legati al BDSM come per esempio il desiderio di essere punite, la voglia di sentirsi sottomesse, l’eccitazione che scaturisce da una pratica legata al dolore, questo però, non significa una donna che ama essere sculacciata, sia, anche a livello non consapevole, una slave sadomaso. L’atto dello sculacciare è carico di valenze che vanno anche oltre il BDSM, la sculacciata, data senza l’intenzione di provocare dolore, è un gesto giocoso, complice, legato ad una sensualità vivace e briosa, attendere una sculacciata sul sedere con le mutandine calate alle caviglie, è un eccitante situazione che ci permette di interpretare il ruolo di bambine indisciplinate, ricevere una sonora sculacciata fa immediatamente capire che piega prenderà la situazione.
Anche quando non ci si limita a pacche giocose sul sedere, e ci si abbandona al piacere di sculacciate capaci di arrossare il didietro e provocare un dolore più o meno intenso, non possiamo dire di essere pienamente nel sadomaso. Non è solo il rapporto che lega il dolore al piacere a connotare le pratiche BDSM e per dichiararsi slave o temere di essere masochiste ci vuole ben altro che la voglia di un culetto in fiamme.
La sculacciata allora, in qualsiasi sfumatura si intenda, non è la pericolosa anticamera del sadomaso, ma un atto molto sensuale pieno di valenze e significati, capace di arricchire, anche solo in modo brioso, la sensualità.
Il consiglio? Abbandonatevi al piacere di essere sculacciate senza troppi timori e soprattutto senza troppe domande.
E se per alcune donne, proprio la sculacciata o il desiderio di essa, ha permesso di scoprire e dare realizzazione ad altre voglie, questo non significa certo che diventeremo tutte slave sadomaso.
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