Altro piacere primaverile di cui godere quando il guardaroba si assottiglia e i tessuti si alleggeriscono è quello di sculettare, magari indossando una gonna leggera come una nuvola che si gonfia e si sgonfia al movimento del nostro ancheggiare. Sullo sculettare o no come forma di seduzione, il dibattito è aperto. C’è che sostiene che la camminata sinuosa e il movimento dell’anca sia la prima cosa da imparare per essere sexy e chi invece, etichetta come volgare, l’ancheggiare sensuale. Come sempre la virtù sta nel mezzo ma in caso di vizi è sempre bene non farsi mancare nulla. E allora sculettare o non sculettare?
Marylin, le Pin Up e anche le attrici di casa nostra, hanno fatto della camminata sensuale un’arte imitata da tutte le donne. Poi c’è stata la volta delle modelle, con una camminata, con un ancheggiare diverso rispetto a quello di chi muoveva morbide forme e allora tutte, nessuna esclusa, almeno una volta abbiamo provato a camminare per casa lanciando un piede davanti all’altro, imitando l’incedere sensualissimo e affascinante di Naomi o di tutte le altre top model. Croce e delizia di chi sognava di possedere la loro sensualità, la femminilità ostentate camminando è certamente una dote che agli uomini non sfugge.
Indubbiamente però, per evitare il rischio di cadere nel ridicolo, sia ci si voglia ispirare a Marilyn o ad altre icone, meglio evitare di camminare sculettando o ancheggiando per la strada senza avere la sicurezza di saperlo fare. Per chi si sente o è veramente una frana, per fortuna impazzano i corsi per imparare.
Sicuramente, ancheggiare mentre si cammina è una delle armi più sensuali che una donna ha a disposizione, soprattutto se a quest’arma si accompagnano doti naturali come fondoschiena rotondo, vita stretta e fianchi molto femminili. Impossibile resistere ad una donna che ha queste caratteristiche, difficile non subirne il fascino se si muove ancheggiando con grazia sensuale.
Ma non si sculetta solo per piacere agli uomini, si sculetta anche per il piacere civettuolo di giocare a mettere in mostra il nostro fondoschiena e sentirsi tremendamente sexy e desiderabili. Occorre poi fai una differenziazione tra il desiderio di sculettare per trasformarsi in una donna pantera, sensuale e inavvicinabile o la voglia di sculettare leziosamente e provocatoriamente, giocando a sedurre come delle giovani Lolite. Ovviamente la scelta tra i due desideri sarà dettata prima di tutto dal nostro essere e della nostra indole e poi dalla situazione.
Per sculettare servono anche gli accessori giusti, a secondo del fisico, il gioco dell’anca può esser messo in evidenza con gonne strette e aderenti o sopra al ginocchio, magari a balze o a ruota. I tacchi sono fondamentali per un incedere affascinante. Indossare tacchi a spillo aiuta il naturale ondeggiare anche di chi ha il bacino un po’ troppo statico.
E’ ovvio che l’arte di sculettare ha le sue regole d’oro da seguire nel caso di una passeggiata in pubblico o in quello di movimenti seduttivi in ambiti più privati in cui i gesti saranno più lenti ed enfatizzati.
Concludendo quindi tutte le donne dovrebbero imparare a sculettare, ognuna alla propria maniera e seguendo le naturali inclinazioni seduttive. Sculettare è anche un modo per ritrovare e affermare la nostra femminilità, è un modo per giocare, per prendersi del tempo, per camminare lentamente offrendo agli uomini e a sé stesse il piacere di essere seducenti.
Di sicuro, difficile da trovare, è l’equilibrio tra essere sexy e l’ostentazione volgare della seduttività. Il consiglio però è quello di non perdersi il piacere di sentirsi affascinanti e ostentare le nostre doti dimenando qua e la il nostro bel culetto.
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