Bondage, una fantasia più comune di quanto si pensa

Abbiamo già percorso un bel po’ di cammino insieme in questi mesi (ebbene sì, ne sono già passati oltre due!)ed è arrivato il tempo di parlare di bondage. Prima di tutto, abbiamo preso coscienza che i cinque sensi possono essere sviluppati attraverso il loro oscuramento. Poi, abbiamo cercato di fare chiarezza sui ruoli e gli indicatori che possono aiutare a capire il grado di competenza della persona a cui ci si sta mettendo in mano. Abbiamo parlato di sesso, certamente, ma anche di psicologia, salute e sicurezza.

Il tentativo, palese e dichiarato, quello di avvicinare il mondo del bondage e del BDSM in maniera inedita. Un approccio all’insegna della consapevolezza e dell’informazione (vogliamo dire serio?), che prende le distanze da quella vasta letteratura fatta di violenza e perversione che certo non aiuta al “grande passo” le Menti Desiderose che vogliono esprimere sé stesse e dare concretezza alle proprie fantasie erotiche.

Al tempo stesso abbiamo cercato di instaurare un rapporto più amichevole e colloquiale di quello proposto da tanti altri siti che popolano Internet, per rendere oggetti come gag-ball, corde e bende per gli occhi strumenti usuali in camera da letto come lo sono il pelapatate e lo scolapasta in cucina.

Vero, infatti, che la paura e le incognite stimolano la produzione di adrenalina, ma ancor di più che la conoscenza aiuta ad assaporare meglio e più profondamente le proprie esperienze.

Esperienze che – è ormai ufficiale – sempre più persone desiderano. Lo testimoniano fotografie d’arte, pubblicità, testi erotici, eventi pubblici, gossip e… le immancabili statistiche.

Attraverso un’indagine pubblicata a fine 2011 – tema: le fantasie sessuali degli italiani – realizzata da uno dei tanti portali pensati per coloro che cercano un’avventura al di fuori della coppia, scopriamo che a Milano, al primo posto, con il 25% delle preferenze, si colloca proprio il bondage. Batte il voyeurismo (16% delle preferenze) e lo scambio di coppia (14%). Ma il dato più interessante è che nella maggior parte dei casi (ben il 53%) le fantasie, o vengono confessate al partner e realizzate insieme, o concretizzate al di fuori della coppia.

Si potrebbe obiettare che il campione è particolare…

Ma che dire allora dell’indagine pubblicata dal Centro Studi e Ricerche in Psicologia Emotocognitiva sullo stesso tema? Il sondaggio, realizzato online, è stato lanciato addirittura oltre 10 anni fa (nel 2001 per la precisione): rappresenta quindi una fotografia in divenire particolarmente importante. Il campione raccoglie le principali fantasie erotiche di circa 1200 utenti, distribuiti in varie fasce d’età e residenti in tutta Italia, da Nord a Sud. Ebbene, anche qui il 5% del campione rivela di avere tra le proprie fantasie erotiche quella di dominare o essere dominato, mentre un ulteriore 4% indica fantasie di bondage e affini. Una disciplina che viene giustamente distinta da sadismo e masochismo, zoofilia, sesso interrazziale… che registrano percentuali molto basse.

Un’altra ricerca, stavolta commissionata a livello europeo da C-Date, un portale dedicato al così detto Casual Love, ha analizzato le abitudini sessuali di 5.670 individui fra i 25 e i 60 anni. A parte le percentuali sulla frequenza con cui si fa l’amore e dove lo si fa, la ricerca svela che quelli che vengono definiti breaking lovers, ovvero gli Italiani che amano sperimentare le “avanguardie erotiche” – qui viene collocato il bondage – rappresentano ben il 12% degli intervistati. Un dato per certi versi sorprendente infine, avvalora quanto avevamo sostenuto qualche settimana fa, e cioè che si dovrebbe stabilire una forte fiducia e confidenza tra Maestro ed Allieva, e che tale rapporto raramente si realizza all’interno della coppia. Il popolo dei sex-friends, infatti, coloro che preferiscono fare sesso con l’amico/a e senza coinvolgimenti sentimentali, è attestato al 45%. Una percentuale altissima.

Tutto questo per prendere un po’ di fiato, proprio come nel corso un’esperienza di bondage, e coscienza che le Menti che non hanno paura di Desiderare sono tante e saranno, speriamo, sempre di più.


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